TALIA 2014: 1.000 NUOVI CASI DI TUMORE AL GIORNO, MA LA MORTALITÀ È IN CALO

TALIA 2014: 1.000 NUOVI CASI DI TUMORE AL GIORNO, MA LA MORTALITÀ È IN CALO
ITALY 2014: 1,000 NEW CANCER CASES EVERY DAY, BUT MORTALITY IS DECREASING

Serena
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Nel 2014 si stima siano stati diagnosticati circa 365.500 casi di tumore maligno (1.000 casi al giorno).

Il numero assoluto di nuove diagnosi è aumentato negli ultimi anni (incremento medio annuo: +0,6% tra le donne, +0,7% fino al 2006 e poi stabile tra gli uomini). Questa crescita è in gran parte spiegata dall’invecchiamento della popolazione.

Infatti non si manifesta se si esclude questo effetto (analiz- zando il tasso standardizzato per età): in questo caso l’inci- denza dei tumori è in leggero calo tra gli uomini (-2,8% l’anno nel periodo 2006-2009) e sostanzialmente stabile tra le donne.

Nell’intero periodo considerato, la mortalità per tumori è in calo sia nei maschi (-1,4%/anno) sia nelle femmine (-0,8%/anno).

Il cancro nel bambino (leucemie, linfomi e tumori solidi) colpisce 1 bambino ogni 650 entro i 15 anni di età.  Sebbene sia un evento raro e le percentuali di guarigione siano alte nei paesi sviluppati, rimane la prima causa di mortalità da malattia nei bambini.

Ogni anno ci sono 120-140 nuovi casi per milione di bambini sotto i 15 anni. Questo significa che ogni anno in Italia si ammalano di tumore o leucemia circa 1700 bambini, circa 5 bambini ogni giorno.  Questi numeri sono, purtroppo, in leggera crescita, anno dopo anno.

I tumori infantili sono molto diversi dai tumori degli adulti per tipo, per velocità di accrescimento e per prognosi.  Nel bambino, in generale, il tumore più frequente è il gruppo delle leucemie (33%), seguito dai tumori del sistema nervosa centrale (SNC) (22%), i linfomi (12%), il neuroblastoma (7%), i sarcomi dei tessuti molli (7%) e i tumori ossei (6,4%). Le percentuali variano secondo la fascia d’età. Altri tumori più rari ancora sono il retinoblastoma, l’epatoblastoma, il Sarcoma di Ewing, i tumori delle cellule germinali e altri tipi estremamente rari.

Alcune valutazioni ci permettono di affermare che i meccanismi dietro alla formazione di tumori nei bambini (alterazioni geniche casuali e non controllabili in organi e tessuti in rapida crescita) siano diversi dei meccanismi dietro alla formazione di tumori negli adulti (più influenzato da fattori ambientali).  Infatti, i tumori sono diversi, e altrettanto diverse sono le terapie praticate ed i risultati ottenuti.  Relativamente ai tumori dell’età adulta, i tumori infantili dimostrano di dare una risposta migliore alle terapie, risultati che sono in continuo miglioramento grazie ad una intensa attività di ricerca.  Mentre la percentuale globale di guarigioni da cancro in Italia è, negli adulti, del 55%, questa percentuale nei bambini sale al 72%.

Tumori e leucemie colpiscono bambini in ogni nazione del mondo, inclusa l’Italia. Esistono statistiche relativamente all’Italia che riportiamo in questo articolo.

In Italia esiste una rete di oltre 50 Centri di Oncoematologia Pediatrica, membri dell’Associazione italiana degli oncologi pediatri AIEOP (Associazione Italiana Ematologia ed Oncologia Pediatrica).

Curarsi in Italia

Le percentuali di guarigione in Italia, per tutte le patologie oncologiche pediatriche, figurano nella media tra i paesi dell’Europa dell’Ovest e del Nord America. Soltanto nei paesi Nordici sono superati queste percentuali di qualche punto per qualche patologia.

Esiste un database europeo sull’incidenza e sulla sopravvivenza dei diversi tumori, sia in età adulta che in età pediatrica (0-15 anni) e per ogni paese Europeo.  L’aggiornamento più recente si chiama Eurocare-3 (1999) e contiene i dati di persone diagnosticate dal 1990 al 1994. Questi dati danno le seguenti percentuali di sopravvivenza a 5 anni per i tumori pediatrici in Italia:

  • Leucemie linfatiche acute – 79%
  • Leucemie non linfatiche acute – 41%
  • Linfomi non Hodgkin – 74%
  • Linfomi di Hodgkin – 93%
  • Tumori del Sistema Nervosa Centrale – 65%
  • Neuroblastoma – 64%
  • Tumore di Wilms – 82%

Tutte queste percentuali rientrano nei valori medi Europei e Nord Americani.  Infatti, la migrazione sanitaria tra paesi dell’Europa dell’Ovest (i così detti “viaggi della speranza”), è oggi quasi del tutto cessata, tranne per qualche protocollo sperimentale,  ed è stata sostituita da una migrazione sanitaria importante dai paesi dell’Est Europa verso l’Ovest.  I Centri italiani  di Oncologia Pediatrica  hanno in cura moltissimi bambini provenienti dall’Est Europa e dal bacino Mediterraneo. In più, molti programmi di gemellaggio sono in atto con ospedali da molte parti del mondo, dal Sud America, all’Africa all’Europa dell’Est,  che hanno  lo scopo di  formare  medici ed infermieri e di  fornire, grazie al lavoro delle Associazioni Genitori, risorse economiche e sostegno sociale.

numeri sulla malattia

 

 

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